Soltanto la bellezza ci salverà! - A cura di Gerardo Archidiacono.
Soltanto la bellezza ci salverà!

(E’ proprio nei momenti di crisi, quando tutto sembra perduto, che bisogna investire sulle proprie risorse, tenute da parte, rimaste per anni ed anni nel dimenticatoio, nell’incuria e nel menefreghismo, per poter rinascere, ed essere, finalmente, forti e credibili)

Vallata nel 2007

Gerardo Archidiacono

Vallata nel 2007, un insieme di percorsi naturalistici stupendi. All’epoca era stato realizzato il progetto della Comunità Montana dell’Ufita, “La Baronia di Vico, Il Paesaggio di Orazio”, che prevedeva una cartellonistica descrittiva dei luoghi di interesse soprattutto naturalistico, graficamente ben progettata. I cartelli erano posti a segnalazione dell’inizio dei paesi della Baronia, di luoghi di interesse turistico e soprattutto, come si può vedere nel video che segue, a indicazione di vari percorsi boschivi, tratturi, mulattiere, sentieri,che erano stati resi percorribili a piedi oppure in bici.

Credo che ai tempi ci sia stata una sinergia con i Comuni, tanto e vero che l’amministrazione di Vallata di allora, aveva realizzato, un percorso in salita, attraverso il bosco, dalle Festole a Santo Stefano, nonché la rivalutazione dell’area stessa delle Festole con la vecchia fontana. Inoltre, una riprogettazione e rivalutazione, sfruttando i POR, del centro storico, con, ad esempio, l’Annunziata, la Piazza di San Rocco, la Villa Comunale, il vallone Annuccia. Seguirono interventi un po’ in tutti i paesi della Baronia, ricordo i molini di San Nicola, qualche intervento anche a Trevico, la fontana Pilusc’.

L’emblema di quel periodo, è la Pineta di Trevico, sempre pulita e sistemata, purtroppo, da tanti anni, ormai, abbandonata all’incuria, all’impossibilità di poter fruire del percorso vita che all’interno era stato allestito. Nel video mi soffermo, a parte il centro storico di Vallata e alcuni aspetti di tradizione e folklore, sull’area semiboschiva ai confini con i territori di Trevico e Carife, il bosco Coste di Santo Stefano e Piano Delle Rose In Vallata.

Lo sforzo fatto allora con il ben realizzato progetto grafico “La Baronia di Vico, Il paesaggio di Orazio” non ebbe un seguito turistico, probabilmente non fu portato alla conoscenza di un pubblico diverso e lontano da quello del luogo, interessato alle nostre bellezze, che potesse incidere sull’economia locale. Credo che nessun gruppo di turisti abbia mai percorso quei sentieri, nessuna escursione o trekking, nessuno deibicitours segnalati dai bei cartelli fu mai eseguito, nessuna figura di accompagnatore escursionistico formata, nessun operatore nelle simpatiche cabine di informazioni turistiche, allora realizzate a supporto del suddetto progetto. E, in generale, credo, non ci sia stata un’adeguata operazione di promozione, finalizzata all’attrazione di turisti da lontano, puntando soprattutto sulla fondamentale infrastruttura che possediamo e cioè l’autostrada Napoli-Bari e sugli apprezzati ristoranti che ormai da decenni esercitano con successo, grazie ad una buona cucina locale e alla sopra citata importantissima infrastruttura. Ciò avrebbe potuto indurre la creazione, magari, di altri ristoranti, soprattutto,impegnando molti giovani volenterosi del luogo, che da tempo lavorano in questo settore, proprio perché sono tantissimi anni che il nostro territorio ha una vocazione turistica gastronomica, vedi i famosi ristoranti locali, nonché la presenza da alcuni anni in Vallesaccarda dell’istituto Alberghiero, e, ancor più compiutamente enogastronomica, grazie alla presenza nei territori vicini, di vitigni “ellenici”, il cui pregio è riconosciuto in tutto il mondo. Da Mirabella Eclano, Calore, (la famosissima cantina Mastroberardino), fino a quasi tutta la provincia irpina,(Sorbo Serpico, I Feudi di San Gregorio), Luogosano, Paternopoli, Castelfranci, Montemarano e non sto qui a ricordare tutte le altre famose cantine,(Manimurci, Caggiano etc..) e i vini prodotti,perché già universalmente conosciuti, fino ad arrivare a Taurasi, ovviamente. Inoltre, puntando sui prodotti tipici come il formaggio locale e valorizzarne, la produzione, soprattutto, secondo tradizione, fatta dai piccoli allevatori nei casolari o nelle proprie cascine sin da tempi remoti,(nella mia contrada, Santa Lucia in Vallata, risale ai primi del 900), più di quella operata da grandi caseifici. I prodotti dell’orto, che nelle nostre campagne, contadini e non, coltivano annualmente. Gli antichi forni a legna di tanti paesi della Baronia, (alcuni già da tempo molto operosi e lanciati sul mercato della grande distribuzione, anche oltre provincia). L’olio d’oliva del luogo, già da tantissimi anni, a marchio certificato e garantito. Creare una rete tra i ristoranti, i punti vendita e tutte queste tradizionali, validissime attività gastronomiche tipiche e storiche del territorio. Tutto ciò avrebbe indotto sicuramente la creazione di più B&B o Agriturismi,(alcuni, per fortuna, ora ci sono) e di altre attività, creando lavoro, consentendo ai giovani del luogo di rimanere nelle nostre campagne e nei nostri paesi e a quelli che sono emigrati di ritornare, ripopolando e rivalutando, i borghi antichi, disposti sulle alture, vigilati alla punta da campanili di antiche Chiese o, avendo una visuale più larga, da castelli normanni e federiciani.

Insomma, una bella cornice paesaggistica, al cui interno, si inseriscono, tante attività di eccellenza enogastronomica.

Di quel progetto, che fu, secondo la mia modesta opinione, soprattutto,un esercizio tecnico/grafico, con un idea valida, sicuramente nel riferimento storico,e nel fatto che molti sentierifurono ripuliti e resi percorribili, ora non esiste più niente.

Mi auguro che così come il Paese Italia, con vari investimenti e, speriamo, con l’aiuto dell’Europa,sta cercando di uscire dalla drammatica situazione che viviamo e sicuramente ci riuscirà e rinascerà più forte, così le Istituzioni locali investano su progetti di rivalutazione del territorio e promozione turistica, poiché, come tento di dimostrare con il video che segue e anche con quello già pubblicato, qualcosa di bello abbiamo e soltanto la bellezza ci salverà.

E la responsabilità di rimanere in casa a studiare, a lavorare, a pensare, “magari facendo una passeggiata in sicurezza”, su come rilanciare il nostro magnifico territorio, facendo in modo che i giovani restino e che quelli che sono emigrati ritornino. Ognuno faccia la sua parte.

Il video è del 2007
Gerardo Archidiacono
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