La pigrizia, l'ozio e l'arte della critica. - www.Vallata.org

La pigrizia, l'ozio e l'arte della critica.

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     Il pigro, pur sapendo analizzare e nella consapevolezza del significato, si impegna a fare poco e paradossalmente gli da anche fastidio colui che fa.
     È' una pratica frequente che distrugge o marginalizza ogni iniziativa protesa a costruire qualcosa.
     Se non combattuta adeguatamente distrugge tutto e nessuno se ne può' chiamare fuori....
     Finanche Dante associava la pigrizia all'ignavia e disprezzava tali persone fino al punto di impedirne l'ingresso nell'Inferno...
     "Non ragioniamo di loro ma guarda e passa"
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     L'ozio potrebbe anche rappresentare il meritato riposo di chi ha dato e si manifesta stanco.
     Serve per meditare e per cercare utilità nelle parole e nei messaggi che una persona stanca può trasmettere agli altri.
     È' sicuramente un privilegio di chi può permetterselo e rappresenta comunque un segnale di libertà.
     Nelle letterature antiche, sempre attuali, viene considerato come il padre dei vizi....
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     L'arte della critica e' la capacità che hanno i saggi di poter esprimere opinioni di merito....
     Solitamente si associa e trova legittimazione nelle persone di cultura.
     Allo stesso tempo e' la facilità con cui si esprimono gli ignoranti e diventa il comune denominatore delle persone mediocri e limitate.

     Non parlo dell'arte del fare in quanto è in contrapposizione con quanto scritto....e ciascuno di noi combattendo pigrizia, ozio e critica riuscirà a trovare un impulso positivo.


    Vallata, lì 28 Luglio 2013

Fabio Arminio

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