Acquedotto Pugliese, Democrazia Cristiana, Vendola, Imbriano…………. - a cura del Dott. Erminio D’Addesa - www.Vallata.org

Acquedotto Pugliese, Democrazia Cristiana, Vendola, Imbriano………….
a cura del Dott. Erminio D’Addesa

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     E’ tornata con prepotenza all’attenzione dei cittadini della provincia di Avellino la questione dell’acqua a seguito della venuta in Irpinia di Niki Vendola, Presidente della Regione Puglia, per sottoscrivere un Accordo Morale con l’Amministrazione Comunale di Caposele riguardo alla governance di uno dei più importanti tra i beni comuni e necessario, nello specifico, a soddisfare i bisogni nella più larga accezione, dei cittadini pugliesi.
     L’acqua è ormai importante come e più dell’oro nero e molte guerre si sono combattute e si combattono per questo bene importante alla vita degli essere umani e che per l’appunto non deve essere considerata una merce.
     La venuta di Vendola ha scatenato reazioni da parte di tanto ceto politico campano ed ovviamente anche di rappresentanti istituzionali irpini.
     Effettivamente la Puglia, che da oltre cento anni, beneficia dell’acqua irpina per soddisfare le proprie esigenze umane e produttive ha fatto e sta facendo il bello ed il cattivo tempo e certamente il solo fatto che Niki Vendola, leader nazionale di SEL, ricopre la carica di Presidente di quella regione dovrebbe impedire le giuste critiche anche da parte di esponenti della sinistra irpina circa l’attuale metodo della gestione idrica nelle regioni interessate.
     Niki Vendola in questo caso si è comportato da “pugliese” e non da politico ed amministratore che pensa di dare un respiro nazionale alla propria azione politica ed istituzionale ed anche il fatto di pensare ad un Acquedotto Meridionale è solo un modo per imbrogliare le carte.
     L’Acquedotto Pugliese è il più grande acquedotto dell’Europa e quindi le dimensioni e l’importanza strategica dello stesso scavalcano l’ambito meridionale ed italiano.
     La classe politica irpina non ha mai pensato di entrare nella gestione o meglio nella governance dell’acqua irpina che insieme al territorio ed al vento costituiscono i veri beni comuni della Provincia di Avellino ed in particolar modo dell’Alta Irpinia e che incautamente o dolosamente sta svendendo.
     I notabili della vecchia Democrazia Cristiana si accontentavano di ottenere, dai gestori pugliesi dell’acquedotto, qualche posto da fontaniere o da geometra per fare un po’ di clientelismo ed accontentare qualche questuante ed il tutto finiva lì.
     La classe politica irpina in generale doveva rivendicare, al di là delle forme di ristoro, la giusta compartecipazione nella governance dell’acqua irpina mettendo in discussione tutta la convenzione a partire dalla stessa denominazione di “Acquedotto Pugliese”.
     Il tutto andava e comunque andrebbe inquadrato in una battaglia di rivendicazione per l’autonomia territoriale dell’Irpinia incardinata nella costituzione di una nuova Regione che porti l’Irpinia fuori dalle logiche napolicentristiche a salvaguardia anche dei propri territori da sempre nel mirino dei napoletani ai fini della localizzazione di megadiscariche necessarie a tamponare la cronica emergenza rifiuti di Napoli e delle fasce costiere.
     L’amico Imbriano che si è érto a difensore del “poeta pugliese”, suo sodale di partito, farebbe ottima cosa a non insistere troppo in questa presa di posizione in quanto non è la festa popolare consumata a Caposele che risolve la querelle dell’acqua irpina mandata in Puglia e della mancanza di rispetto dei territori e dei cittadini caposelesi. Imbriano ha dato l’impressione di essere ancora attratto dal “culto delle personalità” verso Vendola che in questo momento sta facendo solo gli interessi della Puglia mentre la classe politica irpina storicamente non ha fatto alcunché per revisionare in meglio gli accordi per l’oro blu delle che sgorga dal Monte Paflagone.
     Evidentemente ai molti che hanno attraversato il parterre politico irpino sono rimasti sconosciuti la lezione e le intuizioni lungimiranti di Nicola Vella in materia di acqua, bene comune per eccellenza della provincia di Avellino.


    Vallata, lì 11 Luglio 2012

Dott. Erminio D’Addesa       
ex Presidente Consiglio Provinciale

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