"..........Riflessioni sul voto di domenica.........." - a cura del Dott. Erminio D’Addesa - www.Vallata.org

"..........Riflessioni sul voto di domenica.........."
a cura del Dott. Erminio D’Addesa

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    I risultati delle elezioni politiche di questo febbraio ci dicono che il vero vincitore in assoluto è il Movimento 5 Stelle, destinatario di un “voto iperpolitico” e non di contestazione tout court, e che è necessario, da parte degli altri partiti presenti in Parlamento, prendere atto dei nuovi rapporti di forza politici che, dopo il voto, si sono venuti a creare nel Paese.
    E’ ovviamente troppo presto per parlare e per disegnare scenari futuri ma è chiaro in maniera inconfutabile la sconfitta ed il ridimensionamento di un sistema di Caste e di Privilegi che finora ha fatto il bello ed il cattivo tempo a livello politico- istituzionale.
    Non ci possono e non ci devono essere inciuci per la formazione di governissimi o di governicchi ma bisogna comunque trovare un’ immediata intesa parlamentare per approvare la riforma del sistema dei Partiti passando immediatamente alla modifica della legge elettorale e ripristinando il sistema proporzionale con lo sbarramento al 4% e con la reintroduzione del voto di preferenza che servirà a restituire al cittadino il ruolo di arbitro della contesa elettorale e non essere relegato nelle vesti di semplice e passivo spettatore. Anche dopo questa tornata elettorale coloro che andranno a sedere in Parlamento non sono degli Eletti ma semplicemente dei Nominati in virtù di scelte verticistiche operate dai Padroni dei Partiti in ossequio al famigerato Porcellum, che può essere sicuramente definito ”una legge ad Castam”. Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum per l’ elezione della Camera dei Deputati è antidemocratico e va a falsare i rapporti di forza venuti fuori dalle urne ….. nelle elezioni appena passate la coalizione PD,SEL ed altri ottiene 340 seggi con il 29,5 % dei suffragi mentre il Movimento 5 Stelle ottiene 108 seggi con il 25,5 % dei consensi. Una differenza di 232 seggi a fronte di una differenza in percentuale di voti a favore del PD & soci di appena un 5 %....una vera e propria rapina di rappresentanza e di democrazia e lo stesso vale nel raffronto coalizione PD / coalizione PDL…. e senza parlare dell’obbrobrio normativo alla base del sistema di elezione del Senato della Repubblica.
    La riforma dei Partiti deve comprendere inoltre un taglio corposo del numero dei Parlamentari; la diversificazione delle funzioni e delle iniziative legislative tra Camera e Senato (Camera delle Regioni, come la Camera dei Lander in Germania) ; l’abolizione del vitalizio e/o pensione e di ogni sorte di “buona uscita” di fine mandato per il parlamentare non rieletto; l’abolizione del finanziamento pubblico e/o rimborsi elettorali ai Partiti ed ai giornali di Partito.
    Approvare una legge che tagli in maniera profonda i superstipendi dei boiardi di Stato e dei vertici delle varie Aziende ed Uffici pubblici perché il costo della crisi non deve ricadere soltanto sulla povera gente.
    Varare urgentemente una legge sul conflitto di interessi, sul falso in bilancio, sulla corruzione nonché una legge per l’amnistia e l’indulto che consenta al sistema carcerario di uscire dalla situazione vergognosa in cui versa a causa della incapacità di governance nonché dalla voluta disattenzione politica ed amministrativa da parte dei vari Governi che si sono alternati negli ultimi anni. Affrontare inoltre, con l’adozione di provvedimenti urgenti, il problema gravissimo della povertà, delle famiglie in difficoltà ed ovviamente il tema del lavoro che non può essere considerato una merce (come ancora fatto dalla riforma Fornero) ma che invece va considerato una priorità emergenziale che afferisce alla vita ed alla dignità di uomini e donne in carne ed ossa.
    Infine, visto che si è giunti alla scadenza del settennato di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, le forze autenticamente democratiche presenti in Parlamento devono individuare una personalità di alto profilo morale, politico e culturale da eleggere al Quirinale e che dovrà essere il Garante istituzionale di un nuovo percorso di rinascita dell’Italia.
    Una volta scritte, in tempi rapidissimi, queste nuove e minime regole istituzionali e politiche si deve tornare di corsa alle urne …… ma il Partito Democratico sarà capace di iniziare a parlare un nuovo linguaggio politico ? sarà in grado di essere politicamente adulto e liberarsi dall’incubo delle Banche, delle Borse , del mercato, dei ”mercanti europei”, dello spread e della speculazione? Si farà imbrogliare nuovamente da Berlusconi come ai tempi della Bicamerale? Staremo a vedere.


    Vallata, lì 26 Febbraio 2013

Dott. Erminio D’Addesa

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