Ergono dalla Valle melodiosi canti da tristi sonate - Italo

Ergono dalla Valle melodiosi canti da tristi sonate.

       Quassù pei colli in alterni rilievi ancor brulli e poi innevate si giovano bellezze nei crepuscoli montani.
       Dai venti in trasporto in cima agli abeti si lasciano cullare sognando il moinare d’uccelli.
       In notti di quiete soffocate d’angoscia ergon da valli nei vicini contadi fra gli orizzonti infuocati, come pire di Pagani riti, i melodiosi canti in tristi sonate.
       S’inerpicano le note ad armonizzare in un manto oscuro il tremulo splendore d’un cielo stellato.
       Superba d’alone splende la luna nei riverberi d’argento sull’onda d’irrequieti campi. Da alcove, sommessi sospiri nei lamenti amorosi su freschi giacigli di acerbo frumento, la notte in confortata quiete con lenta saggia magia, nei refoli di vento, d’oracolo sussurro l’annuncio, agli animi nelle auspicate prole. Tu passante d’altri monti o anche dal mare d’approdo in fra questi campi, rinfranca il tuo animo nei giovanili fervori. Se credi poter carezzare romantici tramonti nei poetici fermenti,sappi apprezzare questi incanti fra i miei monti.
       Belle ragazze come lucciole impazzite nell’alterno richiamo vogliono d’amore i fugaci sentori; ivi si ripetono ogni estate a confortar cuori solitari in pretese emozioni. Tra i generosi sorrisi di fresche bellezze i solidi intenti a auspicate certezze.
       Nel tocco di delicati deliri in soffusi sospiri l’aleggiar pudico i legittimi desideri.
       Voglia di quiete per animi nel trambusto di cuori tumultuosi ad ogni petalo di profumato brio carezzano lacrime di roride rose e nel delicato velo ogni scia al vento l’asciugar d’emozione il sofferto anelito, che, sospinti da aliti in fra le virgulte chiome si liberano da audaci delicati pensieri i repentini scatti di naturali adolescenti ragioni.
       Questo è il mio canto alle belle fanciulle della mia Vallata.
       A che per ogni richiamo di voto al creato possa perpetuare certezze ai futuri pretendenti,che col saper saccheggiare tutti i cuori non certo da Pirati, siino semplicemente, concreti ,onesti e finalmente ….innamorati.
        Tra i delicati nostalgici ricordi dei miei Monti ancor brulli e poi innevati, in solitario approdo sulle più candite battigie di schiume imbiancate, io misantropo Vallatese cedo d’istinto alle più nobili origini del mio tanto lontano e anelato paese.

“” Il gesto spontaneo di una carezza vuol dire tanta tenerezza,
     non già, quando fanciulla, nel tuo rossore tutta la timidezza;
     seppur carpita o bramata, non può essere sentimento se non si è ancora… Amata“”

 

 

L’augurio a tutti i giovani della mia ….Vallata
                                                     Roma-Lido
                                 emozioni di un …Pikaro.


Italo Antonio Di Donato

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