CENNI STORICI - Conoscere l'Irpinia

LA BASILICA DELL'ANNUNZIATA

I

Erano le prime ore del pomeriggio quando dopo un piccolo tratto di strada percorso in pullman siamo giunti in un ampio spiazzale sul quale si affacciava la basilichetta. Alla sua destra c'era un piccolo giardino in fiore con alcune panche in legno sulle quali, ad un tratto, si è appoggiata una pioggerellina leggera e silenziosa che cadeva tra un raggio di sole e un altro, come se non volesse disturbare la bellezza di quel luogo, "contaminato" solo dalla natura e dal silenzio. Dopo poco siamo entrati nella piccola basilica, e subito ci ha colpito la diversità di struttura e di atmosfera che la distingueva da tutte le altre visitate.
Era molto umida perché scavata nella roccia e fatta in tufo, ma era anche molto silenziosa e invitava a riflettere e a capire. La struttura della basilica è ad una sola navata, costituita da tre archi in tufo, dei quali l'ultimo si appoggia su delle mensole naturali, l'abside è divisa da altri tre archi tra i quali quello centrale è il più grande; infatti quest'ultimo contiene l'altare circondato da altri piccoli archi scavati nella pietra e sorretti da sei piccole colonne, tutte di ordini differenti; interposto fra queste vi è un affresco che raffigura l'Annunziata centralmente, che ha il viso allungato con grande apertura degli occhi, il naso sottile, la bocca stretta e gli zigomi rossi, caratteristici della pittura bizantina. Ai lati della Vergine vi sono due santi dei quali non si distingue l'identità, anch'essi con le stesse caratteristiche; anche sulle pareti vi sono altri affreschi.
Quando siamo usciti, dopo aver ripreso contatto con la realtà, siamo tornati sul pullman un po' delusi di tornare già a casa, ma anche contenti di avere scoperto qualcosa, che come la basilica dell'Annunziata, ci ha reso più fieri della nostra ricca Irpinia.

Silvia Urciuoli

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