Emilio Paglia - Trevico Cristiana - CULTO A SANT'EUPLIO, PATRONO DI TREVICO

CULTO A SANT'EUPLIO, PATRONO DI TREVICO.
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        Negli anni appena trascorsi c'è stata una rivisitazione storica della vita e delle opere del Santo che ha anche riguardato una ricognizione delle reliquie. In tale occasione c'è stato anche un "gemellaggio spirituale" con la città di Catania, patria del santo di cui è anche patrono.
        Euplio fu ordinato Diacono secondo la tradizione, da San Serapione vescovo della chiesa catanese.
        Intorno all'anno 303 d.C. fu promulgato un editto da Diocleziano che ordinava la consegna di tutti i libri relativi al culto cristiano unitamente alle documentazioni.
        Molti cristiani, per timore, consegnarono al magistrato tutti i libri sacri e documentazioni varie sui culti.
        Il gesto colpì profondamente il giovane diacono Euplio che, al fine di dare un esempio di fede, gridò al cospetto dei magistrati di essere cristiano, pronto a morire per la sua fede, negando la consegna di documenti e libri sacri.
        Durante la detenzione fu sottoposto a due interrogatori promossi dal giudice Calvisano, designato col titolo di "consularis": nel primo, con applicazione della tortura a seguito del suo diniego alla ritrattazione della fede e consegna dei documenti di culto; nel secondo con sentenza definitiva di morte per decapitazione che venne eseguita il 12 agosto 304.
        In questa data la chiesa di Trevico, annualmente, lo venera come patrono e ne ricorda il martirio con un giorno festivo. Le spoglie dell'ormai santo furono custodite e venerate occultamente per moltissimi anni dai fedeli catanesi fino al 975 d.C.
        Dopo lungo silenzio di notizie venne alla luce quella che alcuni resti del santo si trovavano a Trevico, nel tempo in cui la chiesa era incorporata nella diocesi di Lacedonia.
        I fedeli catanesi in ogni tempo hanno venerato il loro santo diacono; con devozione venne custodita la prigione prima della decapitazione.
        Più tardi vi fu eretta una basilica in suo onore, purtroppo distrutta da calamità naturali di terremoto.
        In data 1654, suor Faustina, figlia del marchese Loffredo, ottenne dal vescovo di Trevico, mons. Donato Pascasio una reliquia di sant'Euplio che venne prelevata dall'urna poi chiusa in una piccola teca e trasmessa a Mons. Gessi, vescovo di Catania.
        Altra data interessante: nel 1830 il papa Pio VIII promulgò indulgenze a chi onorava il culto del santo.
        Annualmente fedeli catanesi vengono in pellegrinaggio a Trevico, accolti nella Canonica, per tener vivi interessi e di fede e culturali.

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