Vallata - brevi cenni storici - Vallata e l'Irpinia tra passato e presente, lavoro svolto nel 1991 dalla classe Terza A della Scuola Media di Vallata e curato dal prof. Giuseppe Soldati

NOTE SOCIO-CULTURALI SU VALLATA
(tratte da G. De Paola p. 21-28 e T. Pavese p. 159-174)

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        L'urbanesimo e l'emigrazione ha quasi cancellato l'immagine dell'Irpinia montanara e contadina, abitata da pastori, boscaioli, allevatori di animali e lavoratori della terra, l'immagine del paese percorso da bestie da soma, traini, da carri e da calessi lungo mulattiere, carriere, strade e stradine erte e tortuose. Qui a Vallata le abitazioni erano semplici, rustiche stilizzate e spesso personalizzate, concepite più come un luogo di rifugio che come uno spazio vitale. Il pagliaio ha una struttura molto elegante, una base perimetrale di muratura a secco, con pietre appena smussate ad altezza d'uomo, con una sola apertura. Spesso questi pagliai erano addossati ad una roccia o a degli alberi. Alcuni pagliai sostituivano le abitazioni, però non mancavano le case molto grandi che appartenevano ai benestanti.
        Il paese si innalza a 870 m. sul livello del mare sul culmine di una altura. Vallata ha molti usi funebri, nuziali, ecc. Riguardo gli usi funebri c'è da dire che la famiglia del defunto per molti giorni non deve farsi da mangiare e deve ricevere il pranzo (consolo) come la cena da famiglie amiche o da parenti. Inoltre in circostanze simili ha l'obbligo della restituzione del favore. Per quanto riguarda gli usi nuziali c'è da dire che il corredo della sposa vari giorni prima delle nozze viene portato con delle canestre da donne a casa dello sposo. Ogni canestra che parte e che arriva viene salutata da un colpo d'arma da fuoco, oppure vi è uno sparo di mortaletti all'inizio e alla fine.
        Si sposa quasi sempre di domenica. Il giorno del matrimonio si formava il corteo di uomini e donne che vanno tutti innanzi agli sposi, poi ci sono i loro prossimi parenti, poi gli altri invitati che vanno tutti a coppie e a braccetto. All'uscire del corteo nuziale dalla casa della sposa ci sono notevoli spari di mortaletti ed altri fuochi pirotecnici; questo avviene anche all'entrata in casa dello sposo. Infine ci sono i parenti ed il compare che lanciano alla folla confetti e soldi. Alla casa dello sposo si offre agli intervenuti: rosoli, vini, dolci, confetti, caciocavallo, biscotti, ciambelle, ecc. A sera poi c'è un banchetto e si balla più o meno otto sere consecutive. La domenica dopo lo sposalizio gli sposi vanno in chiesa, accompagnati dal compare e da qualche strettissimo parente, questi sono invitati ad un nuovo banchetto, nel pomeriggio gli sposi ricambiano qualche visita. con questo finisce la cosiddetta settimana della zita (sposa) e poi riprendono a lavorare nei campi.

Usi nuziali di oggi.

        Pochi giorni prima del matrimonio si riuniscono i parenti più stretti degli sposi e con le macchine e un bussino trasportano i panni alla casa dove dovranno trasferirsi dopo le nozze. Arrivati a destinazione si sparano dei colpi di fucile. Inoltre nel casa ci sono biscotti, dolci e bibite varie. Infine dopo aver ordinato la casa si balla. Il giorno del matrimonio gli invitati della sposa si recano da quest'ultima e quelli dello sposo da quest"ultimo. Gli sposi non s'incontrano prima che inizi la cerimonia. Quando la sposa sta per uscire di casa i familiari e parenti lanciano confetti e soldi. Poi si recano in chiesa per i riti nuziali. Dopo il matrimonio si va al ristorante per pranzare e trattenersi fino a tarda sera ballando. Alla fine gli sposi salutano gli invitati e partono per un lungo viaggio di nozze oppure si recano alla propria abitazione per consumare la prima notte di nozze. In quest'ultimo caso, i parenti e gli amici finiscono la giornata ancora insieme, non disdegnando di andare a fare a tarda ora la serenata agli sposi.





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