Emilio Paglia - LAMPAMI E TRE - Ratto

Ratto
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        Ron Pepp' "caramella", nomignolo affibbiatogli per la sua ostentazione nel portare la mezza lente nell'incavo orbitale, amava farsi attribuire come saluto "signor conte" da persone da lui generosamente remunerate. Queste lo seguivano, a rispettosa distanza, all'uscita dalla sua pigione napoletana che occupava da studente, specialmente durante la consueta passeggiata pomeridiana per via Toledo o Mergellina e il saluto convenuto doveva destare attenzione presso il gentil sesso.
        Ron Pepp' recitava la parte di un nobile d'alto lignaggio e, quando rientrava in famiglia, a Vallata, continuava a conservare quella sua distinzione e ricercatezza nel portamento: capelli tirati a lucido di brillantina, camicia con collo rigido e farfalla, baffetti ben curati, abito all'ultima moda e l'immancabile bastoncino di bambù che spesso roteava passandoselo da una mano all'altra dopo scambio di saluti con la gente del paese.
        Lo scoppio della seconda guerra mondiale finì di scoraggiare il suo già scarso interesse allo studio e, una volta riformato alla visita militare per insufficienza toracica, pensò di mettere a frutto quelle esperienze che pur aveva fatto nell'ambito della scuola. Così ron Pepp', in un periodo postbellico in cui le difficoltà di viaggiare erano molte e tanti studenti di Vallata e paesi della Baronia non potevano raggiungere sedi scolastiche sia per la distanza sia per la difficoltà di trovare pigioni in grado di accoglierli, aprì una scuola media privata, autorizzata dal Provveditorato agli studi di Avellino, di cui si autonominò direttore.
        Potè avvalersi della collaborazione di studenti universitari e neolaureati in attesa di migliore sistemazione nelle scuole statali, per far funzionare la scuola che presto fu frequentata da una discreta popolazione scolastica che trovava comodo questo grosso servizio sociale.
        Del corpo insegnante faceva parte anche una graziosa signorina neolaureata che non potè sottrarsi alla corte del suo galante direttore, noto in paese per essere più propenso a tuffarsi nelle "braccia di Bacco".
        Avvenne così, il famigerato ratto ben organizzato dal direttore, che vide i due convolare a giusta intesa in una masseria della campagna vallatese.
        La notizia fece clamore in tutto l'ambiente paesano dando luogo a disparati commenti specialmente fra gli studenti che scommettevano sulla virilità o meno del direttore.
        Dopo qualche giorno, per strade diverse, non c'era stata infatti nessuna denuncia di parte lesa ai carabinieri, i due fuggitivi rientrarono ognuno alla propria abitazione.
        La signorina professoressa tenne a precisare ampiamente che nessun atto d'amore era stato consumato.
        Ron Pepp' ricomparve in pubblico solo dopo vari giorni e, come prima uscita, non potè evitare il direttore didattico della scuola elementare, Camillo Tarchini, padre di cinque figli maschi, il quale, sbarrandogli la strada, così lo apostrofò:
        "Sint' ron Pe': s' sapeiva ca nun ir bun', ma accussì ài sbruugnat' nu paes'!"
        (Senti, don Peppe, si sapeva che non eri "capace ", ma così hai svergognato un paese!)


Casa Notar Pietro Scola con stemma gentilizio

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