Emilio Paglia - LAMPAMI E TRE - La ‘‘Vittoria’’

La “Vittoria”
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        L'amministrazione comunale di Vallata, per agevolare il traffico reso difficoltoso dalle quattro rampe di scalette quadrangolari di base al monumento della Vittoria, ne ordinò la sostituzione con opera meno ingombrante.
        Addio scalette, luogo di convegno di disoccupati e persone anziane che, col bel tempo, di mattina prendevano il fresco all'ombra della grande statua e al tramonto l'ultimo gradevole sole.Addio scalette, luogo di convegno di disoccupati e persone anziane che, col bel tempo, di mattina prendevano il fresco all'ombra della grande statua e al tramonto l'ultimo gradevole sole.
        Addio osservatorio, da comoda posizione, del centro nevralgico più in evidenza, Piano della Fontana, indice d'informazione economica per il grande mercato del giovedì e pettegolezzi sulla vita paesana.
        Sulla base monumentale, contornata da pannelli marmorei coi nomi dei caduti delle due ultime guerre, si erge l'imponente statua, di pregevole fattura artistica, raffigurante la Vittoria.
        Le scalette di contorno, sostituite ora da grossi anelli di ferro, conferivano più spicco all'opera architettonica oltre ad un comodo relax.
        Per buon caso, nei pressi del monumento, c'è un muretto a misura di gambe ma era disertato da molti a causa dei maleodoranti gas che sprigionava la pompa di benzina ivi accosto (attualmente chiusa).
        Fu lì, in sosta di rifornimento di carburante, che, riconosciuto da una persona simpatica e faceta, fui accolto da una colorita espressione dialettale:
        "Ammera tr'v'cà la statua r' la Vittoria! At' ca l'aucedr'one r' lu munument' vustr'!"
        (Ammira trevicano, la statua della Víttoria!Altro che l'uccellone (riferito all'aquila) del vostro monumento!)


Trevico: L'antica cattedrale e monumento ai Caduti
delle due guerre con aquila (L'auc'edr'one)

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