PRIME LIRICHE 1901-1903 - Errata - Corrige - Tommaso Mario Pavese.

I lettori sono pregati di fare le seguenti correzioni:

Errata

Corrige

 22, XVI.* soffriam ci mandi Giove, ecc.
 23, XII. o gli agna o, se più gli piace, ecc.
 24, II. Gli dei, t’en prego,
 ―, IV. L’aprico campo, ecc.
 ―, VIII. Perché toccar teme, ecc.
 ―, XII lanciar oltre la meta,
 27, XXIII. t’en supplico,
 29, VII. di molto nome
 38, XII. Morlal fanciullo
 ―, XIII. che gelidi fiumi
 ―, XIV. il piccolo Scafandro, e il Simoenta
 Alla nota su Mercurio che si trova
 A pagina 42, sotto il numeroIV,
 aggiungasi:
 
 
  
 48, X. e ne ‘l cuore suo grande

 lasciam deporre a Giove irato i fulmini.
 agnella o, se più piàcegli, un capretto.
 gli dei ten prego,
 l’aprico campo, egli che, pria, polvere e sol soffriva?
 Perché toccar teme il biondo Tevere, e l’olivo
 lanciâro oltre la meta,
 ten supplico,
 molto nomata
 Mortal fanciullo
 che, gelidi fiumi,
 il piccol Scamandro e il Simoenta
 
 
 Era figlio di una figliuola di Atlante, cioè di Maia, perciò Orazio lo chiama nepos Atlantis: stirpe, prole, nipote di Atlante. Priamo, guidato da lui, potè entrare nel padiglione di Achille, ed ottenere così il cadavere del figlio Ettore.

 e ne ‘l suo gran cuore

* Il numero in carattere arabo indica la pagina, quello in carattere romano il verso in cui è incorso l’errore.

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