PRIME LIRICHE 1901-1903 - Da Orazio - Libro 1, ode X - Tommaso Mario Pavese.

IV.
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Libro 1, ode X.

O facondo Mercurio, atlantea prole
        te, sagace inventor de la palestra
        che i costumi aspri e fieri dirozzasti
            de 'l giovin mondo,

te io canterò: de 'l grande Giove nunzio,
        che a' poeti la curva lira desti,
        destro in celare, con gradito scherzo,
                ciò che ti piacque.

Con viso arcigno, a te fanciul minacce
        faceva Apollo cui rapisti i bovi;
        ma rise, quando per te orbo si vide
                de la faretra.

Che anzi, da Ilio lontano, il ricco Priamo,
        da te guidato, le tessile scolte,
        i bellicosi Atridi inganna e il campo
                che Troia odiava.

A lor beate sedi, de' buon l' alme
        probe tu guidi e, con la verga d' oro,
        freni la lieve turba, ad ogni nume
                tu nume caro.

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