PRIME LIRICHE 1901-1903 - LIBRO III - DISTICI ED ALTRI RITMI - Ora pomeridiana - Tommaso Mario Pavese.

IV.
Ora pomeridiana.

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Tremula, laggiù, il fiume, ne la florida valle verde,
        e canta a li alberi, canta a 'l fiorente aprile.
Le nevi fuse accrescon suo torbido corso;
        esso, susurrando, i pioppi alti rispecchia.
De 'l turgido suo letto aguzza gli sparsi macigni,
        pietre trasporta da' flutti levigate:
schianta ed avvolge ne 'l cupo rumore de l' onde,
        piante beventi l alma de 'l sole luce.
Intorno è una festa di verdi piante, fiorite
        ne 'l bacio caldo de 'l mite sol benigno.
Echeggia, da lontano, il canto di donne tergenti
        le bianche tele ne l' ampio dì sereno.
Viene un pastore, le gambe ravvolto di grigia
        pelle caprina: alta la testa bionda
contempla il latte suffuso ne 'l cielo nitente,
        e il quieto prato che il piede suo calpesta.
De le belanti la morbida lingua rossigna
        vibrar si vede ne la chiara acqua fresca.
Va la lanosa greggia, mandando continui belati
        per la ridente lieta soggetta valle.
Qualche uccello, passando, s' asconde tra li alberi, solo;
        nè manda canti a 'l bel pastore muto:
de la lieta greggia procedente a 'l pascolo folto,
        lunghi per l'aria, mesti echeggiano i gemiti.

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