GERARDO DE PAOLA - ZINO E... MISTERO - b) Attualizzare il passato

b) Attualizzare il passato
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        Come la sintesi dei capitoli precedenti ci aveva fatto intuire l'importanza del messaggio conciliare, così la breve appendice di questo "codicillo" riguardante il cammino catechetico postconciliare ci ha fatto capire che spetta alle Chiese locali "attualizzare" il passato, offrendo al mondo una genuina testimonianza di tale messaggio, con tutta la sua carica di radicalità evangelica.
        E nelle Chiese locali, ogni cristiano come "cellula viva" della comunità ecclesiale, deve contribuire alla stesura di quel "Quinto Vangelo", come affermava M. Pomilio, forse mai scritto, ma che ciascuno ha da scrivere nelle pieghe della propria vita, nella e con la comunità.
        L'inculturazione della fede nell'oggi deve spingere singoli e comunità ad innestare tale messaggio sulla ricchezza della religiosità popolare, purificandola da ogni forma di superstizione o di magia, così dura a morire.
        In una mia precedente pubblicazione richiamavo l'urgenza "a farci carico della cultura e della religiosità popolare (da noi stessi acriticamente rifiutate in un recente passato), ed a creare autentiche comunità, che siano luogo e strumento di mediazione tra la ricchezza umana e cristiana dei nostri avi e la creatività feconda delle nuove generazioni.
        Si tratta di riscoprire la positività di certe espressioni popolari tradizionali, liberandole di quanto ci può essere in esse di superstizioso e di pagano, e reinventando, in continuità tra passato e presente, tutto ciò che di valido c'è nel bagaglio delle nostre tradizioni.
        Pertanto, non si tratta di accettare la continuità storica, ma di assumerla, per dare un fondamento ed un'anima alla nostra creatività, che ci porti a reinventare continuamente cultura e religiosità. Di qui l'esigenza di cercare nella nostra stessa storia le fonti della cultura e della religiosità popolare perché il popolo possa riappropriarsi dell'una e dell'altra: bisogna ritornare a popolarizzare la cultura e a culturizzare il popolo; come nel campo religioso, bisogna ritornare a popolarizzare il Vangelo e ad evangelizzare il popolo.
        Il modo per realizzare un'autentica promozione umano-cristiana della nostra gente è fare comunità, fare popolo attraverso la riscoperta di tanti valori umani e cristiani, validi ancora oggi, che costituiscono la vera ricchezza delle nostre popolazioni... tenendo presente che l'attuale recupero della religiosità popolare va operato non in termini solo di riti e simboli, gestualità singole o collettive, ma soprattutto in termini di valori spirituali profondi: Dio sofferente e solidale, Dio provvidenza, Dio speranza e giustizia liberatrice, senso di comunitarietà e di condivisione... "4
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        E' stato affermato che la storia ha una forma "attuale", è un "presente" dotato di realtà "biologica": le tracce degli eventi permangono nelle cellule cerebrali di ogni individuo e nel pensiero della collettività, al di là del breve arco di una vita, anche nei discendenti, attraverso i millenni, lungo tutta la storia dell'uomo.
        Nella prefazione del testo citato (Pagg 6 s) puntualizzavo che l'elaborazione dei documenti storici e dei beni culturali ci aiuta a scandagliare il fondo dell'anima popolare, da cui "esumare" valori umani e spirituali, atti a qualificare ancora oggi cultura e vita, nella prospettiva di sviluppo della persona in quell'alveo naturale, che le è congeniale... Ogni comunità quindi nel corso della storia, esprime una cultura, le cui tracce vanno scoperte e nel cuore dei suoi membri, soggettivamente, e nei beni culturali, oggettivamente: sono questi il "segno" della vita e della cultura della comunità passata, e la "traccia" da seguire per i membri della comunità di oggi.
        Anche i beni culturali vengono così ad assumere il ruolo di uno strumento dinamico per un congeniale sviluppo della persona di oggi, inserita in una comunità viva, che gli offre lo "humus" naturale per tale sviluppo.

        Papa Giovanni XXIII è stato in questo un illustre maestro.
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        4Gerardo De Paola "Vallata rassegna storica civile e religiosa" 1980 (Pag 206).

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