GERARDO DE PAOLA - ZINO E... MISTERO - Prefazione

Prefazione.
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"Mi hai sedotto Signore, e io mi son lasciato sedurre; Mi hai fatto forza e hai prevalso" (Ger 20,7)

        Un proverbio popolare asserisce che le parole sono come le ciliege: ne mangi una. la trovi gustosa, e sei allettato a mangiarne tante.
        Ognuno, prima o poi, fa l'esperienza della validità di questa allegoria, sia per la parola "parlata", sia per quella "scritta", per una profonda esigenza di comu-nicazione.
        Allora ti accorgi di non riuscire a tenerti dentro questa parola, ma, per una specie di "logo-dipendenza", cerchi con ogni mezzo di trasmetterla agli altri, vicini o lontani che siano, pur sapendo di riscontrare spesso indifferenza e incomprensione, pregiudizio e sordo rancore, tante volte questo... strisciante!
        In compenso però, quando la parola è veridica, sia essa parlata o scritta, si raccoglie anche comprensione, stima, fiducia, incoraggiamento, calore umano, simpatia o meglio simbiosi affettiva, che sfociano in dialogo vivo, profondo, emozionante, anche a distanza, e con persone sconosciute.
        Zino ne ha fatto l'esperienza, in negativo e in positivo, con la precedente pubblicazione "Zino e Molok", che continua ad avere vasto riscontro, per cui si è resa necessaria, dopo pochi mesi, la ristampa, in cui è stata aggiunta un'appendice, con articoli di recensione e lettere varie pervenutegli.
        Queste calde testimonianze continuano nel tempo, per cui si è ritenuto oppor-tuno aggiungere a questa prefazione le lettere ancora inedite, perché offrono al lettore buone "chiavi" di interpretazione anche del presente saggio che è in continuità logica col precedente, allargando il discorso a più vasti orizzonti, oltre la cerchia ristretta di una comunità locale.
        Il microcosmo dell'avventura personale, spesso oscura, a volte dramma-tica, sempre contrastata e... contrastante di Zino in lotta con, in e per la sua comunità, contro i Molok odierni, si allarga in un'altra, non meno affascinante, AVVENTURA verso il MACROCOSMO del MISTERO che avvolge la storia di uomini e popoli.
        Zino, al Cap IV del presente saggio, rievoca momenti di frizione avuti anche con lo scrittore Vittorio Messori, al quale però, a fine agosto '93, faceva giungere ugualmente una copia di Zino e Molok, con questa dedica:

Vallata, 27/08/93            

        Al carissimo, Vittorio,
        un segno tangibile di "simpatia critica" sempre viva nella continua ricerca di "simbiosi" per comuni ideali

G. De Paola            

        Pur con tutti i suoi impegni, il simpatico scrittore, dalla vena inesauribile, con molta benevolenza e fine acutezza, già alla fine di ottobre, faceva giungere a Zino questa graditissima lettera, con l'intestazione in greco di un versetto dell'evangelista Luca, che qui si riporta in latino:

Putatis quia pacem veni dare in terram?
Non dico vobis, sed separationem" (Le 12,51).

        Caro don Gerardo,
        ho letto con attenzione e con piacere "Zino e Molok". Le sue pagine mi hanno portato a conoscere il cuore "di una comunità e di un sacerdote" che, tra gioie e dolori, tra fatiche e soddisfazioni, cerca di servirla con umiltà e costanza, con giusto amore per le proprie radici. Mi piacciono questi "ricordi", che fissano nello scritto informazioni ed esperienza, che altrimenti finirebbero per perdersi. E che permettono di trasmetterle anche a chi è cresciuto e vive in ambienti diversi ma accomunati dall'impresa affascinante ed insieme faticosa del vivere.
        Grazie dunque ancora.

Con amicizia, mi creda suo
Vittorio MESSORI ottobre '93

        E' in questo spirito che Zino, "messo a quiescenza", auspicabilmente non statica ma sempre "dinamica", dalla scuola, si è sobbarcato ad un lavoro di più vasto respiro, rispetto al primo, per il quale pure una persona sconosciuta si era così espressa: "... ho provato una commozione infantile. E' stupendo sapere che qualcuno ti pensa a tal punto e ti fa dono della vita di un popolo...".
        Un sentimento profondo e sincero, espresso da una persona che, pur non conoscendo Zino, ha saputo leggere tra le righe il motivo recondito, che ha spinto l'autore a scrivere non un testo di "asettica autobiografia", come qualche superficiale ha sentenziato, ma una calda testimonianza, oltre tutto sofferta, di un pastore, chiamato per vie impensate alla guida di una parte del gregge di Cristo.
        La letteratura contemporanea sta riscoprendo questo stile memorialistico, in forza del quale il dialogo, anche con persone sconosciute, si amplifica in pro-gressione geometrica, e, per strade imperscrutabili.
        Il bisogno di partecipare ai lettori esperienze di vita vissuta nella quotidianità, comuni anche a loro in tempi, luoghi e modi diversi, insieme al coraggio di far memoria di fatti e avvenimenti, personali e non, ha una sua precisa funzione educativa: una proposta di stimolo a leggere fatti e avvenimenti dall'interno, in un tenace cammino interiore verso il MISTERO, dal quale tutti siamo avvolti, lasciandoci illuminare da fede e speranza di salvezza.
        E' questione di aiutarsi a scoprire la presenza-assente di Colui che guida uomini e storia, attraverso i segni dei tempi
.
        Giunga da queste pagine un vivissimo ringraziamento al sempre simpatico, da vecchia data, Giancarlo Zizola che, raggiunto telefonicamente da Zino, con amichevole finezza gli ha concesso di saccheggiare, nella prima parte del presente lavoro, il suo prestigioso libro "Il Microfono di Dio".
        Il 18/7/94 gli inviavo in "prima visione" fotocopia del dattiloscritto di "Zino ... Mistero" con la seguente lettera di accompagnamento:

        Cristo Regni!

Vallata 18/7/94

        Carissimo Giancarlo,
        come da intesa telefonica, Le invio fotocopia del dattiloscritto di quest'altro mio lavoro, che sta per passare in tipografia.
        Per la "simbiosi" ideale ed affettiva, che ci lega da anni, mi permetto sottrarLe un po' del suo tempo prezioso, per un'eventuale prefazione al testo o, almeno, per una breve "valutazione critica", da inserire nel "supplemento dialogico" della mia prefazione.
        L'avventura ideale che ci accomuna ci sollecita ad "amplificare" ciò che ci "brucia" dentro, se questo può essere utile anche ad altri.
        Vivissimi ringraziamenti ed ossequi.

Sac. Gerardo De Paola

        Con ammirevole tempestività, già a fine luglio egli mi rispondeva:

        Al Sacerdote Gerardo De Paola
        Arciprete di Vallata (AV)

        Roma, 30/7/94


        Caro Arciprete,
        Le sono grato di avermi inviato in lettura il suo nuovo libro dal titolo "Zino e... Mistero". Lo ho scorso con interesse, direi più per la premura che manifesta per una pratica autenticamente rinnovata della riforma della Chiesa, nello spirito del Concilio Vaticano II, che per la documentazione di alcune tensioni ecclesiastiche locali, forse incomprensibili in più largo orizzonte.
        Mi permetterei di aggiungere che i riferimenti alla povertà e all'escatologia, che abbondano nella sua appassionata rilettura del Concilio, non possono non costituire continui e inesausti inviti ad uscire dal proprio orto mentale, per dare aria e universalità al nostro sentire. Non è questo il significato della sofferenza per il cristiano?
        Questo nulla potrebbe togliere all'eccellenza della Chiesa locale, che Lei mette in rilievo, così come alla fecondità di un dialogo con i Pastori, un dialogo franco, informato e disponibile.
        Purtroppo non riesco a far spazio alla presentazione che Lei mi ha chiesto e La prego di accontentarsi di queste poche righe. Le sono grato del rilievo dato al mio libro su Padre Lombardi, la cui esperienza dovrebbe essere tenuta in considerazione costante, a monito e incoraggiamento, da pastori, sacerdoti, religiosi e laici della nostra cara Chiesa che è in Italia.
        Voglia gradire il migliore augurio.

Giancarlo ZIZOLA

        Sono ugualmente grato allo "Arnoldo Mondadori Editore" di aver rinunziato ai diritti di autore, con la cortese autorizzazione, qui riportata:

Milano, 10 gennaio 1994

Reverendo Padre,
        ci riferiamo alla sua lettera del 15 dicembre u.s. e nel ringraziarla dell'omaggio della Sua pubblicazione siamo lieti autorizzarLe gratuitamente l'utilizzo di pagine del nostro testo "Il Microfono di Dio" di Zizola.
        Buon anno anche a Lei con i nostri migliori saluti

Segreteria Editoriale e Contratti
Claudia Scheu

        Non può mancare a questo punto l'espressione affettuosa di profonda gratitu-dine per la "impeccabile" dattilografa Nico che, con tanta disponibilità, si è sobbarcata al "notturno" lavoro di battitura anche del presente saggio. Un sentito grazie al "mistico" fotografo Emilio, e allo "imbattibile" staff della Valsele Tipografica.
        A te, carissimo lettore, l'augurio di Buon Viaggio con l'amico Zino, col quale continuare o iniziare un dialogo d'amore che, superando ogni frontiera opposta dai Molok odierni, aiuti ad immergersi insieme nella contemplazione del mistero di Dio, con "infantile commozione".

Sac. A. Gerardo De Paola

       Festa di S. BARTOLOMEO Ap.
       Glorioso Patrono di VALLATA
       24 Agosto 1994

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