GERARDO DE PAOLA - ZINO E... MISTERO - b) DISSENSIONE... all'interno del presbiterio tra logica de "il pastorale" e logica de "la pastorale".

b) DISSENSIONE... all'interno del presbiterio tra logica de "il pastorale" e logica de "la pastorale".
__________________________________________

        Anche all'interno del presbiterio, il rapporto con il Pastore, nonostante i continui chiarimenti orali, continua ad avere i suoi momenti di frizione, anzi di... scontro.
        Il presbiterio, dopo reiterate richieste, era riuscito ad avere nel ritiro mensile dell' 11/12/93 uno spazio di intervento, per approfondire e verificare insieme al Pastore problemi di pastorale locale.
        Sembrava che la cosa funzionasse, perché i vari interventi, con molta libertà e pacatezza, avevano puntualizzato questo o quell'aspetto della pastorale diocesana e, particolarmente, dello spirito che dovrebbe animare la visita pastorale nelle parrocchie.
        A proposito di questa, nei vari interventi si suggeriva di:
        - dedicare qualche giorno in più alla visita, da preparare accuratamente nel migliore dei modi;
        - privilegiare incontri per categorie e di tutta la comunità intorno alla Parola;
        - sollecitare segni autentici di carità;
        - spogliare la visita del padre nella famiglia parrocchiale da qualsiasi "solennità" di circostanza, onde viverla nella "quotidianità" di contatto diretto con ammalati, anziani, disoccupati, famiglie; anche in continuità di un cammino iniziato nell'immediato dopo terremoto, proseguito per tutti gli anni '80 (come ho ricordato succintamente nelle pagine precedenti) e da perseguire tenacemente negli anni '90, per costruirsi Chiesa, in conformità degli orientamenti suggeriti dalla CEI in "Evangelizzazione e Testimonianza della Carità".
        Ci si attendeva, logicamente, un'altrettanto pacata sintesi del Pastore che, correggendo o integrando, coordinasse le varie proposte.
        L'ultima proposta era la mia, e l'uditorio ha avuto la chiara impressione, che è stata la "fatidica goccia", che ha fatto scattare il Pastore in un intervento di bombardamento a tappeto, contro tutti, ma specialmente contro il sottoscritto, accusato di "populismo", pur sapendo di mentire.
        Da "lunga pezza" infatti gli è noto, anche per esperienza personale, che non sono proprio il tipo da adescare o mitizzare la gente, in quanto mi sforzo di andare sempre contro corrente, con la radicalità evangelica di severo giudizio contro perbenismo, fariseismo, cristianesimo di facciata o di scenario, per cui invito il bombardiere a convincersi meglio, anche con una lettura meno preconcetta di "Zino e Molok" (Pagg 98 ss e 209 ss, con l'intero 4° capitolo).
        Zino, ormai, avendo fatto le ossa, a queste reiterate escandescenze, momentaneamente ha incassato il colpo, per poi affidare ad una lettera qualcuna delle proprie ed altrui reazioni.
        Tra queste ultime, una, molto sintomatica, è di un commensale che, tra un boccone e l'altro a pranzo, dopo aver fatto notare ai compagni di tavolo il significativo vuoto di spazio tra il tavolo del Vescovo e gli altri tavoli, confidava loro: "Era la prima volta, con l'attuale Pastore, che, in un ritiro mensile, si era riusciti a parlare con tanta libertà, per cui, dopo quei fuochi pirotecnici, chi parlerà più?!?".
        Onestamente, è stata questa confidenza conviviale a spingermi a mettere un po' di nero sul bianco, nella speranza di tener lontano il paventato pericolo di... chiusura, per tutta la famiglia diocesana.
        Testo integrale delle lettere.


Vallata, 11/12/93

        CRISTO REGNI!

        Eccellenza Reverendissima,
        con travaglio interiore, che mi porto dentro da tempo, ieri, ancora una volta, ho dovuto prendere atto di un "colpo basso", nonostante le "sovrabbondanti e sperticate" dichiarazioni di stima, in pubblico e in privato, inferto non solo a me, ma anche a tutti quelli che sono sensibili al... dialogo, in pieno contrasto con il messaggio conciliare, di cui si fa il "primo paladino".
        Il dispiacere è stato vivo e profondo da parte mia e degli altri accusati di "populismo ", ma anche da parte di altri che, credendo veramente alla "comunione ", sono costretti a prendere atto che resta sempre più difficile realizzarla in diocesi.
        La causa principale è questa idiosincrasia del pastore ad accettare valutazioni "integrative" di quanto si va affermando in discorsi e lettere pastorali, e, perché no, anche fraterne critiche, fatte pubblicamente in simpatia, e non alle spalle.
        L'augurio migliore, che possiamo farci per il prossimo Natale, è di pregare insieme perché il Signore ci aiuti a sviluppare la capacità di ascoltare senza scomunicare.
        Copia della presente la spedisco, in pari data, al responsabile della mia zona pastorale, perché se ne faccia portavoce presso il Consiglio presbiterale, eventualmente convocato in seduta straordinaria data l'urgenza del comune problema, in prossimità della Visita Pastorale, un evento molto importante, come per gli Ebrei ai piedi del Sinai, per darci delle "Parole ", che segnino una svolta decisiva a costruirci CHIESA, in continuità storica del nostro esodo post-sismico.
        Le nostre linee pastorali innovative debbono scaturire da un confronto radicale con la Parola, perché alla Liturgia eucaristica corrisponda un'autentica liturgia della vita. In comunione di preghiera

Dev/mo Sac. Gerardo DE PAOLA


S. Angelo L/di 17 dicembre 1993

        Carissimo D. Gerardo,
        in risposta alla Vostra dell'11 c.m. Vi invito a meditare sulla lettera pastorale, frutto della responsabilità primaria del Pastore diocesano e della consultazione degli organi collegiali.
        La lettera presenta la Visita pastorale così come la vuole la Chiesa del Vaticano II, aperta al dialogo e ai segni dei tempi, ma anche e soprattutto ancorata alla grande "Tradizione", che fa della Visita medesima un momento straordinario di forte spessore ecclesiale.
        Apprezzo tanto il vostro amore alla Parola, ma va sempre considerata alla luce della Tradizione e del Magistero della Chiesa.
        L'iglesia popular di dimensione latino-americana non è il modello della Chiesa di Cristo, come più volte ci ha ricordato il magistero del santo Padre Giovanni Paolo II.
        Sono stato e sono sinceramente grato agli interventi "integrativi" e costruttivamente "critici"; non posso accettare interventi "alternativi" e "demolitivi" della linea pastorale del Vescovo e del suo presbiterio e laicato impegnato.
        Ci tengo poi a precisare che il mio servizio episcopale in questa Chiesa locale data dal 1990; esso si pone in continuità con tutto il passato della diocesi, ma non in dipendenza passiva e costrittiva, ben consapevole come sono dell'autorità e dell'originalità di ogni vescovo che si succede nella cattedra diocesana.
        Colgo l'occasione per rinnovare i fraterni auguri a Voi e ai familiari e inviare un benedicente augurio alla cara Comunità Vallatele nella gioiosa attesa di visitarla con la "grande visita

Aff/mo Mario Arcivescovo

 
Vallata, 30/12/93
A. S.E. l'Arcivescovo Mons. M. Milano
e p.c. al responsabile di zona p. T. Tenore

        Eccellenza Reverendissima,
        come da intesa telefonica intercorsa per un abboccamento chiarificatore della situazione creatasi in diocesi, in seguito alla proclamata minaccia di "populismo", quasi assalto alla bastia, ho ritenuto opportuno premettere una contro risposta alla Sua del 17 c.m., per evitare che la chiarificazione, come già in precedenza, si riduca a "vuote parole". Una volta per tutte deve capire che con me non si bluffa!
        Le premetto anzitutto che la mia precedente missiva era stata sollecitata da una frase "accorata", colta sulla bocca di un confratello durante l'agàpe: "per la prima volta, in un ritiro mensile, eravamo riusciti a parlare con tanta libertà, ma dopo quella sparata chi parlerà più?!?". Il paventato pericolo, espresso in quelle parole, ma letto anche sul volto di tutto il presbiterio, rimasto allibito per i suoi fuochi pirotecnici, mi ha obbligato a scriverLe: anche questa è carità, dolorosa e dolorifera, ma sincera!
        La risposta poi che V. E. non si è peritata di dare, evidenzia inequivocabilmente il passaggio dall'emotività del discorso, alla cosciente razionalità dello scritto, nel radicalizzare la propria posizione del "qui comando io!". E questo preoccupa maggiormente: altro che dialogo!
        Si continua ad eludere, e in piena coscienza, i problemi nella loro concretezza, appellandosi a fantomatici "interventi alternativi e demolitivi", facendo pure riferimento ad una "iglesia popular di dimensione latino-americana":
        mulini a vento, contro i quali scoccare frecciate a suon di "Tradizione e Magistero", pretestuosamente interpretati e fissati, questa volta, anche nello scritto, in opposizione alla Parola.
        L'ultima precisazione ha sapore... parossistico, nell'ostinarsi, in nome della propria "originalità ", col pretesto di rifiutare "dipendenza passiva e costrittiva ", proprio quando si afferma di voler continuare "con tutto il passato della diocesi ", a misconoscere un'esigenza da tutti avvertita, di riprendere insieme Un esodo da tempo iniziato, da perseguire e reinventare, sotto l'azione dello Spirito, con tutto il popolo di Dio.
        La "straordinaria", significativa e purificatrice tappa della Visita Pastorale è l'occasione offertaci dalla Provvidenza perché, ai piedi del Sinai, possiamo ricaricarci, per proseguire il cammino, ma un cammino che coinvolga la comunità ecclesiale in tutte le sue componenti.
        Alla fine di un anno travagliato, nutro la viva speranza di poter raggiungere. tutti insieme, una fraterna intesa, per coordinare le forze vive del sempre peregrinante Popolo di Dio, verso la meta comune, sotto la protezione materna di Maria.
        La stessa esigenza era sottesa in quel concentrato multiplo di messaggi, di cui uno anche in greco, nel foglio da me distribuito a tutti nel ritiro di novembre. Purtroppo il pregiudizio vanifica anche le più belle intenzioni! Che il Nuovo Anno, sia l'anno della PACE, per la Grande Famiglia Diocesana. In unione di preghiera

Sac. Gerardo De Paola

__________________________________________

Pagina Precedente Indice Pagina Successiva
Home