'' CLOCHARD '' di Antonio Forgione
"CLOCHARD" Di Antonio Forgione. A cura di Giovanni Nufrio.

CLOCHARD

SOLO, FAGOCITATO DA POCHI
STRACCI, IN UNA FREDDA NOTTE
DI NATALE, IN UN ANGOLO DI
MARCIAPIEDE, CONSUNTO DAGLI ANNI;
COME AMICO UN CAGNOLINO RANDAGIO
CON IL MUSETTO NERO E IL PELO SPORCO E ARRUFFATO.
IL CUORE , RIPOSA ACCANTO AD UNA DONNA,
DAI CAPELLI DAL COLORE DELLE NUVOLE BIANCHE,
SPARSI SU CUSCINI DIPINTI DA BACI DI STELLE;
NELL'ULTIMO ADDIO.
LO SGUARDO, PERSO IN UN CIELO INFINITO
A CERCARE UN SOLE CHE NON L'HA MAI RISCALDATO.
LACRIME DI GHIACCIO SUL SUO VISO,
CON UN SOLO COLORE QUELLO DEL DOLORE.
VOLA ALLA GIOVINEZZA DORATA
E A QUELLE VIGNE ASSOLATE
E ALLE VITI IN FIORE CHE EMANAVANO PROFUMI,
ORMAI, INGOIATI DAL TEMPO;
E QUEI PAMPANI VERDI CHE GIOCAVANO SUL SUO VISO
LASCIANDO UN DOLCE SAPORE DI MOSTO E DI LEI.
I SUOI OCCHI, DISPERSI, RINCORRONO I GIORNI
E VANNO A QUELLA GIOSTRA, CHE GIRAVA, GIRAVA
E LUI CHE RIDEVA, RIDEVA FELICE NEL SUO CAPPOTTINO,
NUOVO DI LANA, AL CALDO;
LA MAMMA, LO AVVOLGEVA NEL SUO SORRISO
E NEL SUO CALORE MENTRE NELL'ARIA SI SPANDEVA
IL SUONO STRUGGENTE E DOLCE DI UN CARILLON,
E POI IL RITORNO A CASA, ACCANTO AL FUOCO,
AL CALDO A MANGIARE CON LA MAMMA
LE FRITTELLE CALDE DEL NATALE.
RIVEDE CREPUSCOLI D'ORO, AZZURRI E SILENTI,
CHE SI MIRAVANO NEL MARE E NELLE ONDE
E QUELLE BARCHE CON LE VELE BIANCHE,
COME ALI DI GABBIANI CHE PORTARONO VIA LA SUA LINA,
DAI NERI CAPELLI MORBIDI,
DAL SORRISO DELLA LUCE DEL MATTINO
E DELL'ACQUA LIMPIDA E FRESCA
CHE SCENDE A VALLE DAI MONTI A PRIMAVERA;
UNICO FIORE COLTIVATO NEI MEANDRI DEL SUO CUORE.
SULL'ALTRO MARCIAPIEDE,
SIGNORE ALLEGRE E SORRIDENTI
SFOGGIANO I LORO GIOELLI...TRA LUCI SFAVILLANTI,
INDIFFERENTI ALLA MISERIA.
SOTTO UN LAMPIONE,
UNA MERETRICE CON GLI OCCHI LONTANI, VENDE IL SUO CORPO,
MENTRE SI SPECCHIA IN UNA POZZANGHERA.
ADDIO CLOCHARD, ANDATO VIA
SOLO E NEL SILENZIO. ARCOBALENI PIETOSI, DOPO LA PIOGGIA,
POSANO I LORO BACI COLORATI
SUL TUO VISO SCAVATO
DALLA SOFFERENZA.
IN UN ALTRO MONDO, FORSE,
UN AMICO GUARDANDOTI DRITTO NEGLI OCCHI,TI DIRA',
CIAO.
ORA, SEI NEL GREMBO,
AL CALDO, DELL'UNICA DONNA
CHE TI HA AMATO E SORRIDI A
QUEL SOLE TANTO BRAMATO.


Antonio Forgione

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