''Il vecchio''. Di Antonio Forgione..
''Il vecchio''.
di Antonio Forgione.

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''Il vecchio''. Poesia di Antonio Forgione.


Il vecchio.


Curvo a capo chino, passeggia il vecchio dalla chioma
grigia, tra i colori e i profumi del passato, e con
l’aroma del caprifoglio dormicchiante, che abbraccia
un’antica fontana, meta di innamorati.
Negli angoli di quel viale desolato, e nel risveglio
della primavera, di un mondo svuotato, la rivede,
come una volta, e di quando le sue labbra,
attingevano a quell’acqua pura.
All’imbrunire, torna il vecchio, alla sua dimora,
e in quel grigiore, con le mani tremanti,
in un vuoto che strazia, pensa agli amati figli,
andati via, troppo presto.
Piove dolore in fondo cuore, piove sulla
solitudine, sulla tristezza e su petali di azalee
tremanti, cha danno brividi e speranze.
Piove,, sulle strade di un mondo, non fatto
per i deboli, e dove il dolore, non dorme mai,
ma è in attesa.
In quell’angolo di focolare, le vive fiamme,
divorano le illusioni, ma ravvivano i ricordi,
che corrono alla sua diletta, dagli occhi di cielo,
perita, per grave mal.
Giace, il vecchio con le membra abbandonate,
mentre, fuori, il vento ha fermato il suo alito,
e il cielo, non lacrima più.
I vecchi non fanno rumore, vanno via in silenzio,
e in abbandono, al cantar dell’anima e da soli,
col gelo negli occhi e le guance, in attesa
di una carezza, che non verrà,
Si alza il vento, col sorriso delle azalee
e a quegli occhi di cielo.


Antonio Forgione     

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