''Antonia''. Di Antonio Forgione.
''Antonia''.
di Antonio Forgione.

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''ANTONIA''- di Antonio Forgione-Videopoesia di Giovanni Nufrio

Antonia.


L’estate era alla fine, e da quel vecchio terrazzo,
di quella masseria malandata, che si affacciava
sulla valle, i ricordi, correvano lungo quei filari
di melograni, dove di notte, il canto
dell’ usignolo addolciva il cuore.
Antonia,, aveva le labbra rosse e tremule,
come il cuore, dolce e palpitante di una melagrana,
e il viso, rosso e accaldato, nascosto
dai capelli, dai riflessi delle more, che ballavano
sulle tempie, ai baci del vento.
Provai dolore quando andò via, al tiepido vento
della sera.
Il dolore, una lama che ti distrugge e che dilania
le carni, che ti fa a pezzi ogni momento,
non facendoti vivere, e nemmeno dimenticare.
Ascoltavo le grida del tempo e il rimpianto
di quei giorni, divorato dal nero della notte,
con il ricordo della quiete di quei giorni.
Antonia,, parti con le ultime rondini dell’estate,
e alle prime carezze dell’autunno, ai crepuscoli
del mattino, al suono triste di un flauto,
e al pianto dei melograni.
La mia felicità durò, come la breve vita
di una farfalla variopinta, che muore,
prima di raggiungere il sole.
Guardo il cielo, e mi mancano quei giorni,
mi mancano, quelle trecce nere, mi mancano
quelle corse tra i profumi dei melograni,
e la sogno, la sogno di quando la tenevo
tra le braccia, mentre bruciavo
d’amore, per lei.


Antonio Forgione     

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