Pietro Tarchini - BIOGRAFIA
    BIOGRAFIA DEL POETA PIETRO TARCHINI
      A cura del Prof Severino Ragazzo

    Nasce a Vallata (Av), in via Sotto Corte, nell’anno 1906, da Domenico Camillo insegnante e da Malgieri Maria Carmela.
    Compie gli studi umanistici e si laurea in lettere.
    Sceglie di svolgere l’attività di docente nell’insegnamento di italiano e latino in diversi licei, dapprima a Salerno e poi a Napoli dove conclude la carriera al liceo classico “ Gian Battista Vico”.
    E’ diverse volte membro di commissioni di esami e di concorsi.
    Muore a Napoli il 16 luglio del 1984.


OPERE LETTERARIE

    Nel tempo libero fuori delle attività scolastiche si è sempre dedicato ad una costante attività letteraria, collaborando a varie riviste culturali italiane e straniere.
    La sua predilezione è la poesia.
    Una prima raccolta di poesie giovanili : “Aurore ascree” per i tipi Minervini vede la luce a Benevento nel 1932 o 1935.
    Nel 1945 compone una bellissima satira dal titolo: “Leggerissimo scherzo poetico sul veglione del carnevale a Vallata” dove mette alla berlina i personaggi più in voga a quel tempo dell’aristocrazia locale ma si nota in essa anche uno spaccato della situazione sociale, economica del periodo ultimo della guerra: dal carnevale al chiuso e riservato a pochi intimi, dall’uso del baratto per la scarsezza di moneta in circolazione, dalla limitatezza di beni perfino alimentari se nei panini c’è una misera imbottitura e nei dolci c’è l’acqua al posto del liquore. L’opera è stata ricopiata dal sottoscritto con i mezzi informatici.
    Nel 1951 compone un ispirato “Inno federalista europeo” che viene musicato dal maestro Orlando, inno che viene cantato da un coro di cinquanta voci nel teatro Verdi di Salerno alla presenza di un folto pubblico.
    Nel 1953 è coautore di una silloge poetica che appare nel volume “Armonie di voci” (edizione Di Giacomo, Salerno , 1953) in cui sono pubblicate le poesie : “L’arte”, “Purità”, “Non so che solitudini stellate…”, “Bianco e nero”, “Alba”, “Aprile”, “La piazza”, “Mattino di maggio”, “Corpus domini”, “Rus”, “Pensieri notturni”, “Madre”.
    Nel 1972 nella rivista “Sìlarus”, anno VIII°, n° 44 del novembre-dicembre vengono pubblicate due liriche: “Paese”,e “Incontri”.
    Sempre nel 1972 nella rivista internazionale “Relations latines”,al n° 52 di dicembre, scritta in francese e in italiano ci sono due poesie: “A mia moglie” e “Alla cugina L.B.R.
    Nel luglio 1973 nella medesima rivista “Relazions latines”, al n° 55 è pubblicata la poesia “A Ginetta defunta (G.M.)”.
    Nel luglio-agosto dello stesso 1973 la stessa rivista “Sìlarus”, anno IX°, n° 48 pubblica : “Mio padre discendeva”.
    Nel 1974 Nell’antologia poetica “Testimonianze”, n° 2 sono pubblicate: “Preghiera”, “Eri l’ intricata foresta”,”Meridiana metropoli”, “Collina di San Vito”,”Epigrafe”,”Settembre”, “Ritroverò…” e “Autunno”.
    Ci sono due liriche che non so collocarle temporalmente :“Case di paese” e “Case di città”.
    Nell’ottobre del 1984 viene pubblicato (post mortem) il libro di poesie dal titolo “Echi dell’Eterno” della casa editrice Gabrieli contenente 52 brani dell’autore e che è stato diffuso integralmente dal sito www.vallata.org
    Scrive Minucio Felice in una critica letteraria: “Maturato nell’amore per la bellezza classica, Pietro Tarchini sa intendere ed esprimere le esigenze dell’anima moderna senza ricorrere a celebrali costruzioni poetiche. Egli coglie l’essenziale in chiave di poesia con un linguaggio semplice e lineare”.
    Mi sono stati di valido aiuto nella ricerca il nipote Pietro Tarchini e il maestro in pensione Minieri Gerardo ambedue residenti a Vallata.
    In conclusione posso dire che questa non è una raccolta che ha la pretesa di essere esaustiva di tutta l’opera del poeta ma che una ricerca più approfondita potrebbe portare alla luce tanti altri lavori letterari che al momento ci risultano ignoti.
 
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Leggerissimo scherzo poetico sul veglione del carnevale a Vallata

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L'Arte
Purità
Non so che solitudini stellate…
Bianco e Nero
Alba
Aprile
La Piazza
Mattino di Maggio
Corpus Domini
Rus
Pensieri Notturni
Madre

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Paese
Incontri

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DUE LIRICHE

A mia moglie
Alla cugina L.B.R.

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Poesia a Ginetta Defunta (G.M.)
Mio padre discendeva

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Preghiera
Eri l’intricata foresta
Meridiana metropoli
Collina di San Vito
Epigrafe
Settembre
Ritroverò…
Autunno

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Case di paese
Case di città

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