Pietro Tarchini - ERI L'INTRICATA FORESTA

ERI L'INTRICATA FORESTA

Eri l'intricata foresta
dove al grido del vento
s'impigliavano ali
di mie tormentate speranze.

Eri l'arso deserto che beve
le stille di povera pioggia,
immagini vaghe, pensieri
di mia rosea mente abbruciavi.

Traducevi in atti d'amore
il tuo mistero di donna
la pena a stordirmi

con droga di baci
l'assenzio a stemprarmi
nell'anima
con miele di voci.

Compagna di morte
i cimiteriali cancelli
spalancavi ai miei sogni.

Oggi in lagrime sciogli
struggenti l'acuto rimorso
e all'ultimo sole
che sparso ai cipressi dilegua
disperdi i lamenti,

invano attendendo l'aurora
di risurrezione
sbiancata nel viso
prostrata
sul marmo d'avello
ove seppellisti i miei sogni.

Invano la bianca colomba
col ramo d'ulivo
coi supplici occhi
sospiri ed implori
su pena di croci
svolante.

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