'' L'aereo '' di Gennaro Ciampolillo

L'aereo

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Guardo il cielo, passa un aeroplano,
vola veloce e pur mi sembra immoto;
si muove lentamente, quasi piano,
in quell’azzurro immenso, tanto ignoto.

Mi viene naturale un sol pensiero:
“ Se così grande, lo vedo piccolino,
come sembrerò io, per davvero,
che son quassù…un misero puntino.?”.

Eppure non è grande la distanza
tra me e quell’aereo, lì, in alto
se penso a quanta sia la lontananza
tra noi e quelle stelle nel cobalto.

Mi perdo nel pensare, all’universo,
mi annego nelle code di comete
o di pianeti, dove ognun diverso,
gira e segue misteriose mete.

Abbasso l’occhio e vedo sulla Terra,
la corsa senza fine, esasperata,
il grande affanno, l’infinita guerra,
dell’ultima creatura, qui arrivata.

E l’uomo, che da poco è nel creato
ancora non s’avvede del suo fare,
ancora non capisce che il suo fato
non è di stare qui per comandare.

“E’ il suo destino”…viene da pensare;
gli serviranno anni per capire
che sta sbagliando, deve migliorare
e dove la sua essenza andrà a finire.

Allora io dico, molto desolato:
l’aereo fu costruito per volare
ma l’uomo, invece, fu da Dio creato
per stare un pò più fermo e per pensare.


Gennaro Ciampolillo

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