'' GINESTRE A VALLATA '' di Gennaro Ciampolillo
''GINESTRE A VALLATA''
di Gennaro Ciampolillo.



Video di Giovanni Nufrio. Voce di Gennaro Ciampolillo.

GINESTRE A VALLATA.

Se vieni da Carife e vai a Vallata,
seguendo una strada che è asfaltata
un posto, incontrerai, senza pretese:
“le festole” le chiamano al paese.

Sulla sinistra, noti una collina,
alla tua destra, invece, c’è Vallata;
t’invaderà un’aria profumata,
se passi molto presto, di mattina.

A fine aprile o meglio a metà maggio,
io ti consiglierei questo viaggio
quando l’inverno è ormai finito
e il cielo è azzurro, terso, infinito.

Il verde ha invaso quasi tutto il monte
ma chi di quest’alture è la regina
la vedo proprio lì a me di fronte:
ginestra dall’essenza sopraffina.

Il freddo, intorno, è ancor pungente
e dai camini esce un fil di fumo;
il sole caldo qui non è presente
ma della primavera c’è profumo.

Dal gelo e dalla neve siamo fuori,
l’inverno sta ormai dietro le spalle,
sono comparsi solo pochi fiori
e le ginestre dalle tinte gialle.

Prima ambasciatrice, la ginestra
che entra qui da noi, per la finestra:
“L’inverno non c’è più”…par che ci dice
e ognuno già si sente più felice.

Dopo la curva, appena passi il ponte,
s’inoltra una stradina breve e stretta;
percorrila sereno e senza fretta
fino allo spazio dove c’è una fonte.

Bevi quell’acqua che fresca e sicura,
rinfrancherà ogni giornata dura;
all’ombra delle fronde c’è un ruscello,
intorno solo il canto d’un uccello.

Ancor lontane sono le vacanze
però si sente un fremito nel cuore
per la ginestra e per il suo odore;
la sua presenza accorcia le distanze.


Gennaro Ciampolillo
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