'' La Mattinella '' di Gennaro Ciampolillo

La Mattinella

Ogni anno, come avviene sempre a maggio,
il Vallatese va in pellegrinaggio,
seguendo una strada lunga e stretta
arriverà, pregando presso Andretta.

Sindaci di Vallata e di Andretta,
con fascia tricolore al petto stretta,
seguiti da person dei due paesi,
s'incontrano e s'abbracciano cortesi

nell'ultimo dei sabati di maggio
per rendere a Maria il sacro omaggio
che pur essendo in luogo andrettese
volge il guardo Suo al Vallatese.

Prega la gente dentro la cappella;
ci sono i preti d'Andretta e di Vallata,
per celebrare alla Mattinella
la Messa per la festa tanto amata.

Dopo la messa, sotto antiche piante,
all'ombra, le persone sono tante
e dalle borse vengono levate
le pietanze buone prima preparate.

Poi si diffonderà per la contrada
l'odore di salame e di frittata
intanto che si sente, lì vicino,
l'armonica che suona il contadino.

Del fuoco artificiale senti i tuoni
interrompere, a volte, canti e suoni
della gente e dell'allegra banda
accorsa lì per la giornata santa.

Nel pomeriggio, questa festa bella
al termine ormai già s'avvia;
a casa torna quella folla pia
mandando baci verso la cappella.

Da tempi assai remoti, questo rito
unisce i due paesi che convinti
si sentono nella fede così spinti
da fare a voi quest'invito:

“Insieme sfideremo sole e vento,
ci troveremo uniti tutti per l'evento,
per incontrare nella sua cappella
la Madonnina della Mattinella”.


Rino Ciampolillo

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