Vallata - Felice Garruto - Modi di dire. -

Modi di dire
Parte Decima
A cura di Felice Garruto

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E’natə cu la cammisa.
“E’nato con la camicia”
Rif. A colui che viene baciato dalla fortuna.

E’ nu conə laməndusə.
“E’un cane lamentoso”
Fig. Rif. A persona che si lamenta sempre.
//Sin Chiangə sèmbə məsèrja.
“Piange sempre miseria”.

E’ nu mòstrə!.
“E' un mostro.”
E’ un cattivo; nel gergo giovanile, invece,
l’espressione viene usata per dire che la persona di cui si parla, è in gamba.


E’ nu můnnə mùrtə!.
E' un mondo morto
Sign. Non si fa niente, non si muove niente.

E’ passatə làngəl’è a ddétt’ammènnə!
“E’passato l’angelo e ha detto amen!”
L’espressione si usa, per lo più, alla chiusura di un contratto.

E’ pròpiə tèrra tèrra!
“E’ proprio terra terra”
Giudizio espresso nei riguardi della persona che
non si muove nel rispetto delle regole del vivere civile.

E’rumostə cumm’a nu c….!.
“E’ rimasto come  un c….”
E’ rimasto senza proferir parola.

E’ sciut’a ccaré a caré.
“E’andato a cadere a cadere”
non è caduto, cioè, a terra, pesantemente.

E’ scisə pə na zoca abbaddə
“E’sceso giù per mezzo di una corda”
Con la locuzione vogliamo magnificare le qualità di qualcuno.

E’statə crəssciut’a llattə r’auciddə.
“E’stato cresciuto con latte di uccello”
E’ stato allevato con eccessiva cura.
 


Felice Garruto

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