Vallata - Felice Garruto - Il Secco Albero. -

Il Secco Albero.
A cura di Felice Garruto
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Fra alberi vigorosi,
appari come fantasma,
privo di vita.
Spoglio, con rami avvizziti e cadenti.
Eppure, un giorno non lontano,
gareggiavi, in bellezza,
con i tuoi simili.
Sui rami, spumeggianti,
hai ospitato una miriade di uccelli;
hai cullato tanti piccoli;
dato ristoro, con la tua ombra,
al passante affaticato.
Ora giaci inerme, inutile.
Non per me,
che ti ho visto nascere, crescere,
nudo, sopravvivere
al rigido inverno e
a primavera sfoggiare
l’abito nuovo.
Sovente, mi fermo;
fisso lo sguardo su di te
e,mestamente, ripenso
alla tua sfumata bellezza,
Lacrime di rabbia
fendono il mio viso,
animando il ruvido selciato.


Felice Garruto

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