Evoluzione, involuzione! - a cura del Dott. Erminio D’Addesa - www.Vallata.org

Evoluzione, involuzione!
a cura del Dott. Erminio D’Addesa

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     Sanità, sempre sanità… non si parla d’altro per un motivo o per l'altro. La riforma della Sanità è sempre nell’agenda dei vari governi che si succedono e sempre ovviamente nell’ottica di penalizzare i cittadini-utenti; chiusure di ospedali, specialmente quelli piccoli e quindi a danno delle comunità territoriali meno densamente popolate e con conseguente accentramento delle strutture ospedaliere nelle grandi aree metropolitane in ossequio la criterio che.. il forte sopravvive ed il debole deve soccombere.
     In Irpinia stiamo assistendo da anni ad una politica di ridimensionamento delle strutture sanitarie ospedaliere anche perché il territorio è in continua desertificazione nel silenzio complice di chi doveva rappresentarne gli interessi ma anche tra la rassegnazione delle popolazione adattatasi ad un ruolo di comparsa passiva. La sanità viene ancora alla ribalta per il gran numero di giovani partecipanti ai test di ingresso alle facoltà di Medicina…i dati parlano di circa 82.000 partecipanti a fronte di 10.173 posti per Medici e di 931 posti di dentisti.
     I giovani neo-diplomati che si riversano verso la Medicina con la speranza di riuscire a superare i test e quindi ottenere un posto al sole, un posto nella Casta medica che può garantire una benessere sociale ed economico e lo stesso avviene per le scienze infermieristiche…anche per questa figura professionale bisogna sostenere i test di ingresso ed anche in questo caso ci sono moltissimi partecipanti.
     La Sanità, le figure di Medico e di Infermiere ambite dai giovani perché forse danno un immediato sbocco occupazionale ed anche un buon stipendio una volta entrati nel giro… Però che umiliazione quella di dover partecipare ai test di ingresso….la cultura ed il sapere sottoposti a quiz…che c’entra dover conoscere il calcolo dell’IMU con la professione medica …e questa era uno dei test….. Una società sempre più classista e di Casta che si prende gioco del futuro e della vita dei giovani che, in verità, si sono un po’ troppo adagiati e che non si ribellano a tante ingiustizie che vengono loro propinate.
     La Sanità è stato il terreno che ha visto e vede le scorribande clientelari del ceto politico sia a livello nazionale che a livello locale….una volta volevi vincere un concorso da medico, da portantino, etc., partecipare ad un corso per infermiere professionale dovevi sottometterti al politico…..ora forse è ancora così anche se le cose si stanno affinando…e tutto avviene con più classe.
     C’è bisogno di tornare a curare le persone in casa creando un’ assistenza sanitaria reticolare e non relegarli in corsie di ospedali sempre più lontani e dispersivi…nel passato tante patologie si curavano in casa in maniera pionieristica…in passato medici che effettuavano le toracentesi a casa del malato, le affezioni respiratorie, molto frequenti nel passato a causa de malnutrizione e carenza igienica, venivano curate e guarite in casa senza il supporto di indagini ematiche o radiologiche…..nei nostri paesi non c’erano laboratori di analisi o radiologici, gli ospedali erano lontani e mancavano idonei mezzi di collegamento, senza parlare dei parti in casa e che ora i ricchi stanno riscoprendo.
     Il ricordo va ai tempi passati e torna alla mente quando si aveva la febbre e si era costretti a stare a letto con il pigiamone di flanella a righe, chi se lo poteva permettere, e che in ogni casa o comunque in ogni strada c’era qualcuno che era bravo a fare le siringhe almeno quelle intramuscolari ; in ogni casa c’era l’ attrezzatura per fare le punture…..la siringa di vetro e gli aghi nell’idoneo bollitore ed all’occorrenza entrava in funzione….ora invece si usano le siringhe monouso ed è stata una conquista di sicurezza igienica a salvaguardia di infezioni e i nostri paesi sono pieni di infermieri diplomati..ora laureati ….i tempi che cambiano.
     A Vallata per le terapie endovenose ci si rivolgeva a zio Francesco, chiamato Dottore ed a volte, simpaticamente, Scarpone, un autodidatta che, a quei tempi, svolgeva una funzione importante per la popolazione ….a casa sua la mattina era un via vai di gente … il bollitore delle siringhe sempre in funzione sul pibigas , braccia e/o natiche scoperte e via all’esecuzione….certamente altri tempi, altre ritualità….
     Anche i medici avevano i loro riti….negli studi medici sempre file lunghissime e poi le visite domiciliari fisse ai malati in stato acuto e/ cronico e te ne accorgevi dall’auto parcheggiata nelle adiacenze della casa dell’ interessato. I medici di un tempo esercitavano sicuramente un potere anche di tipo politico sulla comunità … era tutti “Don” però non mancava loro una carica di umanità e di bonomia.


    Vallata, lì 14 Settembre 2012

Dott. Erminio D’Addesa       
ex Presidente Consiglio Provinciale

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