T’ho amata.

Ti ho amata, quando le onde del vento
e il suo respiro, mi portavano il tuo sapore
dal mare, quel mare, fulgido di luce,
che si perde nel tempo, e moriva nei tuoi occhi,
col suono dolce dell’acqua, portandomi
le tue risa, e il sentore di quei giorni insieme
dal sapore d’argento.
Quando la luna, giocava sulle nostre mani
intrecciate e calde, tu andasti via da me,
e le nostre parole imprigionate nei silenzi,
e in quelle notti passate a guardare il tuo viso,
si persero nel buio del nulla.
T’amai, quando le tue lacrime bagnarono
le mie guance, e nella solitudine dell’aria
dei mattini, di quando la primavera con le sue
carezze, nella luce quieta, faceva sbocciare
i primi tulipani rossi, e rose ridenti, ai baci del sole,
che diffondeva sorrisi.
Ti sogno, quando cavalco cavalli selvaggi,
dalle lunghe chiome al vento, che volano liberi,
vicino al cielo e nei zefiri tiepidi della sera,
lungo la strada battuta dalla vita,
alla ricerca di quella donna, che un giorno
andò via, portandosi dietro, la mia esistenza.

Antonio Forgione