''Il Ritorno (Sorella)''. Di Antonio Forgione. A cura di Giovanni Nufrio.
''Il Ritorno (Sorella)''.
di Antonio Forgione.
A cura di Giovanni Nufrio.

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''Il Ritorno (Sorella)''. Poesia di Antonio Forgione. Videopoesia di Giovanni Nufrio.


Il Ritorno (Sorella).


Sono tornato, sono venuto con la primavera e i primi
profumi dei fiori, per vederti e ricevere ancora
una carezza sorella, tra questi olmi e il verde
dei suoi ciuffi, tremolanti al vento,tuffati in un cielo
sempre azzurro.
I campi sorridono come sempre e le foglie verdi
sono rigonfie di gemme,penetrate da piogge
di raggi d’oro.
Il tempo qui si è fermato, non torna indietro, e ti rivedo,
ti rivedo come quando eri in vita, di quando ti inebriavi,
tra quelle piante di mele rosse, e i suoi colori, che ora
riposano su una terra che dorme.
Un tempo, tra queste piante, lampi di luce, giocavano
con le foglie pettinate dal vento, onde farfalle azzurre
volteggiavano nell’aria, satura di profumi, elargendo
dolcezze, che tingevano i tuoi capelli.
Da quando mi hai lasciato, sorella,sono sempre più solo,
con questo cuore che geme di dolore, tra queste foglie
del nostro gelso e l’amico vento, che mi consola.
Qui il canto della valle,lieve, si perde nel silenzio della
Sera che arriva, tra spighe dorate e ginestre gialle, mentre
I tratturi ammantati d’erba,trepidanti,aspettano
che tu torni.
Sono sotto il nostro ciliegio, come una volta,e ti rivedo,
con la tua gonna colore del mare, accorciata,
e colma di frutti e foglie.
I tuoi sorrisi, qui respirano ancora con i fiori, e al volar
di quelle farfalle, e tu che corri incontro al sole,
lungo il fianco della collina, con mazzi di spighe
dorate tra le braccia, umide di rugiada.
Eri la gemma che dava vita e splendore a questi luoghi
e rendevi bello, tutto quello che guardavi.
Qui echeggiano ancora l’eco dei canti dei contadini,
e io, mi nutro ancora dell’odore forte delle stoppie
e di quelle notti accanto ai covoni, che sapevano di fresco,
con le lucciole che cantavano alla silenziosa luna,
che arrossiva nel chiaro ciel.
Vi vedo, siete tutti qui, come eravamo una volta, la mia
famiglia, quella del tempo andato, amavo quella famiglia
li amavo tutti, e li amo ancora, perché era la mia famiglia.


Antonio Forgione     

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