''L'ATTESA''. Di Antonio Forgione.
''La mia donna. - Alzheimer.''.
di Antonio Forgione.

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La mia donna. Alzheimer. Di Antonio Forgione.
Voce di Rodolfo Vettor. Colonna sonora di Vincenzo Loglisci. Videopoesia a cura di Giovanni Nufrio.


- La mia donna. - Alzheimer.


Camminava piano, come una calendula sfiorita
dai petali spezzati; si trascinava tra indifferenza
e dimenticanze, era l'ombra di se' stessa,
e custode silenziosa di memorie annullate.
Camminava piano, tra giorni spenti
e il vento della sera, che tratteneva ancora,
i profumi dell'alba.
Annaspava tra ricordi, carezze mancate,
e addii senza voce, in un tempo impietoso;
mentre io stringevo il vuoto tra le mani, e mi perdevo
in quegli occhi azzurri e senza pianto.
In quel tempo anche le rose appassirono,
e con il capo chino al cielo, chiedevano
perdono; la vita non aveva più domani,
e il cuore perse il suo canto.
Le sue mani, chiuse a preghiera, stringevano
l'aria della sera, mentre la natura menzognera,
continuava a seminare per il mondo, la sua nenia
scellerata, spegnendo in lei ogni bellezza.
Tace la dolcezza, rimangono solo sogni e cenere,
che affondano in un pozzo d'acqua marcia,
dove il mio grido muto, raggiunge il cielo.
Il cuore coltiva ancora quel ramo secco,
che non da' più fiori, sperando, che la cura
dei folli e dei poeti, un giorno, anche
dal silenzio, possa rifiorire.
 

Antonio Forgione     

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