'' Estate di Paese '' di Gennaro Ciampolillo

                         Estate di Paese

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Buone vacanze a chi resta o viaggia:
passatele serene, in armonia.
Anch'io m'appresto ad andar via
sulle montagne della Baronia.

Non è nota, piuttosto sconosciuta
lassù in cima, eccola... Vallata.
Non si fa nulla, sto con tanti amici,
le chiacchiere, due passi e siam felici.

Con luglio e agosto, pieni d'allegria
si riaprono le case e le imposte,
la gente si saluta nella via:
"Come va? Sei tornato? Tutto a posto?"

Tra fiere, sagre, mercatini e cene
passano i giorni senza gran pretese,
gente che va, gente che viene,
questa la vacanza, passata nel paese.

Ci rivediamo dopo un anno intero;
qualcuno manca, è sempre un gran dolore,
ormai riposa lì... al cimitero,
a lui una preghiera, con un fiore.

Tra fuochi artificiali e luminaria
anche l'estate è ormai finita!
Oh, come vola il tempo... mamma mia,
la piazza, or, di gente s'è sguarnita.
  Ci rifacciamo, in fretta, la valigia,
passate son le feste, il pigia pigia,
le ferie son volate in un momento,
le strade del ritorno... che tormento.

Le auto già sono preparate
e nei bauli serbano gli odori
di questi monti e delle vallate:
salse, olio, formaggi e pomodori.

Non è soltanto per economia,
si vuol portar lontano, lì al Nord,
qualcosa che richiami "casa mia"
qualcosa del Paese... "nu r'cord",

che nell'inverno ci riscaldi il cuore,
qualsiasi cosa, semplice che sia,
o una marmellata o un liquore
che aiuti e sopportar la nostalgia.

Poi, prima di partire, gli auguri
di rivederci ancora, Dio vorrà,
ne siamo certi, ne siamo sicuri
di ritornare insieme, tutti qua.

Qualche capello bianco e un anno in più
ma di Vallata non faremo a meno,
il prossimo anno, sia io che tu,
ritorneremo o... lo speriamo almeno.

Gennaro Ciampolillo

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