PRIME LIRICHE 1901-1903 - LIBRO III - DISTICI ED ALTRI RITMI - 2 novembre - Tommaso Mario Pavese.

XVII.
2 novembre.

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Campane bronzee mandano lugubri
rintocchi queruli ne l' aria gelida:
tutti gli umani avvolge
una trista mestizia.

Ghirlande recano vergini tacite,
in sovra a' tumuli di morti giovani:
hanno lacrime a li occhi,
e il petto il singhiozzo agita.

Il sole pallido traversa i nuvoli,
cinto è di nebbia il piano squallido:
natura, in lutto, dorme,
gli augei, fra i rami, tacciono.

Stendesi il piccolo recinto placido
in mezzo a vividi cipressi sterili,
a piè de la collina,
con nude croci povere.

Ardono i cerei, su tombe memori
di affetto, e languida la luce mandano;
a lo spirar de 'l vento,
le fiamme oscillare pallide.

Molcono l' animo i grati effluvii
di fiori teneri da' folti petali:
le rosellin d' inverno
curvare lo stelo gracile.

Singhiozzi s' odono e pianti striduli,
sommessi gemiti; orrendi strazii:
figlie madri piangenti
le amate zolle baciano.

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