''L’alito del bosco''. Di Antonio Forgione..
''L’alito del bosco''.
di Antonio Forgione.

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Antonio Forgione, poeta del nuovo millennio a confronto, sull'antologia uscita in questi giorni, che prende il titolo da un vento " Cisampe ".

L'antologia di Aletti Editore.

Prefazione di:
Giuseppe Aletti, Alessandro Quasimodo, ( figlio di Salvatore Quasimodo ) Francesco Gazze' (fratello del cantante Max Gazze', Alfredo Rapetti Mogol ( figlio del grande Mogol ).



L’alito del bosco.


Tra i superbi pioppi, al volar di libellule, e al canto
lontano di una civetta, i campi, coperti di fiori
e aromi, ondulavano in quelle serate di luna
piena,
Dolce si innalzava in quel silenzio, un inno
alla vita.
Le notti erano silenti, e i cespi indifesi dei tigli
in fiore, nella sera, avvolti da cristalli di rugiada,
da me tanto amati, davano profumi, sotto
un palpitar di stelle, e al canto solitario
di un barbagianni.
Andò via, con i miei giorni migliori, e il mio cuore,
che batte ancora, tra echi di ricordi lontani
e quell’addio, che mi ha lasciato tanto freddo
nel cuore.
Quell’addio risuona ancora, tra quei pioppi
al vento, che pregavano il cielo, e tra quei
profumi di grano maturo d’agosto, della mia terra,
che dipinge ancora il cielo di malinconia.
L’alito del bosco, continua a nutrirsi ancora
del respiro delle foglie e della mia anima,
mentre il capo giace inerme, su un seno nudo,
perduto nello squallore di una camera, dove
mi disseto ancora dell’acqua sporca,
della vita, che scorre via.
Dalla terra, il lamento mio e delle foglie,
sepolte dalla bruma, cadono una ad una,
come la vita e le speranze, lungo quei
tratturi solitari e assolati.


Antonio Forgione     

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